I Grani Antichi Siciliani, la mia esperienza in campo……
Fra le circa 55 varietà di Grani Antichi (50 duri e 5 teneri) conservati presso la Stazione sperimentale di granicoltura di Caltagirone (Ct), fra i più rappresentativi si ricordano, il Cappelli, il Russello o Ruscia o Priziusa, il Perciasacchi o Perciavisazzi, la Timilia o Tumminia, il Bidì, il Margarito, le Bufale, il Trentino, il Realforte, la Giustalisa, la Scorsonera ecc.. (per i duri) e la Maiorca, il Maiorcone la Cuccitta il Romano ecc.. (per i teneri).
Negli ultimi anni anche la Scienza ha iniziato una serie di ricerche per valutarne i benefici. Un recente studio dal titolo “Phytochemical Content and Antioxidant Activity of Ancient Maiorca (Triticum aestivum l.) Wheat Flours (Marrelli et al., 2021), pubblicato sulla rivista Agronomy, rivela ad esempio che la farina di Maiorca ha una significativa concentrazione di polifenoli ed elevata attività antiossidante, tanto da essere considerata “ potenziale fonte di agenti antiossidanti in grado di svolgere un ruolo importante nella salute umana.
I G.A. aiutano anche il cuore: tra i benefici dei G.A. ce n’è una che riguarda la capacità di aumentare le cellule staminali in circolazione mobilizzate dal midollo osseo.
Nel 2017 è stato pubblicato uno studio “cardiovascular benefits from ancient grain consumption: finding from a double-blinded randomized crossover intervenion trial, sereni et al. , 2017, i cui risultati non sono mai stati smentiti. In particolare lo studio dimostra che una dieta a base di G.A. si traduce in:
Abbassamento significativo del colesterolo totale, e di quello LDL o “cattivo” in particolare, del glucosio nel sangue;
Aumento delle cellule staminali in circolazione mobilizzate dal midollo osseo, che sono in grado di riparare i vasi sanguigni danneggiati. ( Sereni et al., 2017).

Dopo aver provato, negli anni passati, a coltivare diverse varietà di Grano Antico ho osservato che il Senatore Cappelli era quello che si adattava meglio sulle mie superfici, non a caso era il più diffuso fino agli anni 70 fino a ricoprire oltre il 60 % delle superfici seminate a grano e per tale motivo definito “varietà eletta” .
Selezionato dal genetista Marchigiano nel 1915 questo grano duro fu intitolato al Senatore abruzzese Raffaele Cappelli come segno di gratitudine per la disponibilità alla sperimentazione nella sua Azienda Agricola.
Prevalentemente i G.A. che coltivo per la realizzazione dei miei prodotti come la farina e la pasta sono il Senatore Cappelli e il Maiorca. Quest’ultimo Grano Tenero straordinario, dal nome che dà una farina bianca come la maiolica, ha fatto la storia della nostra tradizione gastronomica Siciliana soprattutto dolciaria (si ricordi la scorza del cannolo Siciliano). Questi successivamente vengono moliti esclusivamente a pietra e utilizzati anche per la preparazione di un mix bilanciato per la preparazione della pizza.
La coltivazione di questi grani rientrano in una perfetta rotazione agronomica aziendale con le piante di leguminose (in Azienda coltiviamo anche ceci Pashà e Lenticchie). La coltivazione di questi G. A. ci consente di evitare qualsiasi utilizzo di sostanze chimiche di sintesi perché essendo a taglia alta sono molto competitivi nei confronti delle erbe spontanee c.d infestanti, sempre nell’ottica di una sana sostenibilità ambientale.
Inoltre, le tecniche di coltivazione sono rigorosamente in Bio, per cui l’Azienda non esegue alcun trattamento e nessuna forma di concimazione. Ancora, la coltivazione di questi G.A. viene fatta su terreni cui vengono eseguite minime lavorazioni e superficiali, senza minimamente alterare la stratigrafia del suolo e della sua componente Microbiologica, anzi per tale motivo utilizziamo sia per la concia del seme che poi sul grano in spigatura, un trattamento a base di Microorganismi, utili, sia per la rigenerazione della fertilità e migliorare l’assorbimento radicale che per contrastare l’azione di alcuni patogeni che riducono le produzioni e ne peggiorano la qualità.

Biagio Barbagallo – Agronomo.

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