Le risorse genetiche di frumento duro poco sfruttate o inesplorate rappresentano una potenziale fonte di alleli favorevoli per l’adattamento ambientale e la tolleranza agli stress. Nel sud Italia sono state riscoperte e riutilizzate diverse varietà autoctone dotate di capacità di adattamento e di peculiari caratteristiche qualitative. La Sicilia è ricca di varietà autoctone, tra le quali Timilia e Russello, coltivate per le loro ipotetiche proprietà benefiche e per la taglia alta, che conferisce loro una maggiore competitività nei confronti delle erbe infestanti. In questo lavoro sono state confrontate su larga scala le sequenze di DNA di oltre 350 individui appartenenti a due collezioni di Timilia e Russello.

L’analisi della variabilità genetica intra- e inter-popolazione ha mostrato che: (i) esistono due gruppi di Russello associati a diverse aree geografiche che differiscono per caratteri legati alla qualità del glutine e all’adattamento; (ii) gli individui della popolazione Timilia, pur presentando un’ampia variabilità genetica, hanno subito una selezione conservativa a causa delle loro caratteristiche distintive (es. reste nere). I risultati ottenuti rimarcano la necessità di esplorare l’ampia diversità genetica che caratterizza le varietà autoctone siciliane, in modo da utilizzarla nei programmi di miglioramento genetico, e di esaminare la variabilità genetica intra-popolazione quando una “varietà da conservazione” debba essere iscritta al Registro Nazionale delle varietà.

Nunzio D’Agostino e Luigi Frusciante
Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli Federico II.

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